Press Review
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Intervista di Fabio Villa su Radio Cernusco Stereo
Intervista di Livio Partiti a Costanza Savini sul romanzo “L’Occhio della farfalla” – Puoi ascoltarla qui o sul blog il Posto delle Parole
“Intrigante e misterioso ma al contempo anche tenero e struggente, è stata una lettura più che piacevole. L’autrice è stata molto brava nel dosare gli elementi di realismo storico riguardanti la guerra con l’innocenza e la crescita dei ragazzi protagonisti, in una campagna lombarda che spesso ha in sé qualcosa di magico…” Recensione di Guia Bigazzi, continua su Il Mago di Oz
“Brillante la storia. Affascinate la narrazione anche nel suo stile diretto ed evocativo. Il lettore viene ammaliato sin dalle prime battute e non resterà deluso in niente.” Recensione di Lucia Accoto, continua su The Book Advisor
“È un libro che vede presente e passato intrecciarsi spesso, in cui le farfalle giocano un ruolo fondamentale, e che l’autrice condisce, pagina dopo pagina, con la sua poliedricità, capace di alternare vicende storiche a minuziose descrizioni di luoghi e personaggi: il giusto mix per lasciarsi trascinare ed immergersi nella lettura.” Continua sul profilo Instagram del Salottino del Libraio
“Se a questo libro non do 5 stelle é solo perché avrei voluto non finisse così in fretta😜
L’occhio della farfalla é un romanzo molto particolare tratto da una storia vera, si parte da Bologna ma la storia si svolge a Costermano, sul lago di Garda, in una bellissima villa di famiglia. Siamo negli anni dal 1943 al 1945, nel cuore della Repubblica di Saló, sullo sfondo c’é la seconda guerra mondiale. Protagonista é la famiglia Nicolis con i suoi riti, le sue abitudini e i suoi misteri.” Continua sul profilo Instagram di Anna Borsarelli, book blogger
“Quello di Costanza Savini è un romanzo corale, dove ogni personaggio (alcuni vi entreranno davvero nel cuore e cattureranno la vostra attenzione) è pensato con accuratezza, trova il suo spazio all’interno della trama e ne delinea l’evolversi della storia.” Continua sul profilo Instagram di Librishow
Video di presentazione de L’occhio della farfalla a BookCity Milano – online
“Sono autrice, ma mi occupo anche di bioenergetica e counseling biosistemico dove parola e azione si combinano spesso insieme in ciò che faccio. Nella relazione di counseling seguo la persona attraverso il dialogo aperto ma anche stimolandola a fissare con la scrittura le sue emozioni, i pensieri e certi momenti della propria vita”. Continua su SoloMente.it
Il romanzo è ambientato durante la Seconda guerra mondiale nel periodo che va dal 1943 al 1945, gli anni della Repubblica Sociale, e proprio sulle rive del lago di Garda dove essa era stata fondata. Nina è la protagonista del romanzo, una ragazza che si affaccia alle soglie della maturità e che è costretta a sfollare insieme ai genitori da Bologna nell’antica Villa di famiglia proprio al lago di Garda. Continua su Il Popolo veneto
Il nuovo libro della scrittrice è ambientato tra l’Emilia e il lago di Garda. In libreria per Oligo editore. Il romanzo è ambientato durante la Seconda guerra mondiale nel periodo che va dal 1943 al 1945, gli anni della Repubblica Sociale, e proprio sulle rive del lago di Garda dove essa era stata fondata. Nina è la protagonista del romanzo… Continua su Zarabazà.it
“Un romanzo nel senso classico del termine, un impianto narrativo di fantasia ispirato ad una storia vera, una scrittura elegante, distesa, con ampie descrizioni, trattenendosi dalla volgarità pornografica diffusa, qui il lato noir è una sfumatura dell’anima e non un effetto thriller così come la trasgressione erotica non diventa pornografia, raccontata con finezza. […] Costanza Savini entra nelle sfumature della vita che sono un chiaro scuro potente, molto più della violenza, dell’urlo”.
Ilaria Guidantoni
Intervista di Giuseppe Mancusi su Abc radio
Podcast dedicato aL’occhio della farfalla – Racconti d’autore Vittorio FerorelliRadio Emilia-Romagna
Quello di Costanza Savini è un romanzo corale, dove ogni personaggio (alcuni vi entreranno davvero nel cuore e cattureranno la vostra attenzione) è pensato con accuratezza, trova il suo spazio all’interno della trama e ne delinea l’evolversi della storia. Continua su Tutto fa Show
“Fin dalle prime pagine del romanzo il lettore avverte la presenza di due temi, quello fortemente drammatico degli ultimi tre anni di guerra e quello sottilmente enigmatico ed inquietante legato ai misteri di Villa Nicolis. Dopo l’Otto Settembre del ’43 Nina, la bella giovinetta che sembra una madonna bizantina, torna coi genitori a Costermano sul lago di Garda nella villa dei suoi nonni, dei suoi zii, dei suoi cugini, dei suoi avi. Ma la villa è per metà occupata da un generale della milizia fascista della Repubblica di Salò, lui, la moglie e i due figli, ed è frequentata dai suoi commilitoni”.
Recensione del Prof. Alessandro Castellari docente, scrittore e critico letterario.
Continua a leggere a questo link L’occhio della farfalla
“Ispirato a una storia vera, il romanzo si svolge su due livelli: da una parte c’è la guerra con la sua ferocia, dall’altra l’antica Villa piena di vicende rimaste oscure nel tempo.” Segnalazione nuove uscite da Thriller Storici e Dintorni
Il mare mette alla prova la nostra umanità. Continua sul Resto del Carlino 2016.
E invece, già dalle prime pagine, ci si rende conto della vista e che tra le mani non si ha una storia fatta di draghi ed eroi intesi nel senso tradizionale, quanto piuttosto di una vicenda tratta dalla “vita comune”. Continua su Mangialibri.it
Un racconto ricco di suggestioni. Dove c’è un pettine d’argento con effetti taumaturgici per chi lo usa, una Grande Casa del Circo cangiante e variopinta, una bambina nei flutti del mare che ritorna ogni notte, in punta di piedi, nei sogni di chi non ha fatto in tempo a salvarla. Una favola magica con un excursus avventuroso e un ritorno alle origini. Continua su il Colore dei Libri.
Uscito in libreria lo scorso ottobre, Ismail e il grande coccodrillo del mare della bolognese Costanza Savini, con Prefazione di Giovanni Discolo, esperto di mediazione culturale e cooperazione euro mediterranea, racconta una storia di grande attualità, quella di un ragazzo africano sbarcato sulle coste della Sicilia, scappato dalla guerra civile per inseguire un sogno, che ha il sapore della fiaba. Continua su Saltinaria.it
Ismail ormai è grande e quando chiude gli occhi sogna. Ismail non ha più paura perché ha capito che la vita e la morte non esistono, ma è tutto un andare di qua e di là. Continua su Equilibri.
Un racconto ricco di suggestioni. Dove c’è un pettine d’argento con effetti taumaturgici per chi lo usa, una Grande Casa del Circo cangiante e variopinta, una bambina nei flutti del mare che ritorna ogni notte, in punta di piedi, nei sogni di chi non ha fatto in tempo a salvarla. Una favola magica con un excursus avventuroso e un ritorno alle origini. Continua su L’amica dei libri.
Una storia umana come tante che oggi accadono ogni giorno intorno a noi. Ismail, che fugge dalla guerra, dalla fame… è la raffigurazione di un mondo che rifiuta e che calpesta il diverso; egli rappresenta il viaggio, anzi è egli stesso il viaggio verso una meta che sa di “normalità”. Continua su La Gazzetta di Lucca
«Ismail e il Grande Coccodrillo del mare» di Costanza Savini è una favola che racconta il dramma dei migranti. Quello che di diverso ha questa favola è che favola non è. È storia vera. Ismail non è un eroe in senso proprio, è uno dei tanti, in carne e ossa, che attraversa il mar Mediterraneo e abbraccia, quando ci arriva, la luna siciliana al suo arrivo. Continua su Altritaliani.net
In altri termini il romanzo storico di Costanza Savini si rivela come un libro sapienziale, un apocrifo dei rotoli del Mar Morto, un messaggio esoterico occultato dietro il paravento essoterico di giochi di ragazzi.
Giorgio Celli.
Costermano può essere annoverato come iperluogo letterario nel Dizionario delle Opere e degli Autori. Costanza Savini, giovane scrittrice residente a Bologna e sua abitante periodica, lo ha prescelto come deposito di vite vissute e fantasticate per un libro intitolato “Il lago in soffitta” edito nel 2007 da Mursia, già notiziato nel marzo 2004 col titolo “Sfollati a Costermano”. Continua su Merdre
Il romanzo Morte nei boschi di Giorgio Celli e Costanza Savini narra le vicende di una storia che è divenuta leggenda, un racconto che si è tramandato di generazione in generazione, che cela in parte realtà e mistero, verità e menzogne. Continua su Recensionelibro.it.
Da bambino, Nonno Goriot aveva sentito raccontare la misteriosa storia della bestia del Gevaudan che per molti anni aveva terrorizzato la popolazione sbranando donne e bambini. Continua su Chronicalibri.it
L’ultima scelta come atto di ribellione. Continua sul Resto del Carlino 2017.
La malattia, il fine vita, la libertà di scegliere una morte dignitosa. Temi finalmente alla ribalta sul piano etico politico, legislativo, aprono la strada ad una narrativa che si fa coraggio a raccontare storie intime. Continua su Panorama.
E’ una lettura incantevole La Stanza Indaco: per la scrittura piacevolissima ma soprattutto, al di là del valore letterario, per la capacità di suggestione evidenziata dalla prefazione. Il cuore del racconto, che ci invita a riflettere su realtà psichiche che nel testo sono rese autorevoli -in quanto vere- dalle notazioni cliniche che le descrivono: un sostegno scientifico che ci fa scendere nelle profondità dell’anima e ci introduce ad un mondo interiore. Elisabetta Landi, Storica dell’Arte.
Una storia intrisa di magico e di misterioso, piena di profumi, colori apre anche al lato oscuro della vita come la morte rivolgendosi ai più piccoli. Continua su Saltinaria.it.
When a book keeps a lab of ideas and emotional mechanisms, the story in that book becomes a garland which spreads out fragrances ready to wear. Continua su Anobii.
Il meraviglioso permea la quotidianità con un sorriso leggero nelle narrazioni per l’infanzia scritte da Costanza Savini. – Ferdinando Albertazzi, in Tuttolibri / La Stampa – 22 febbraio 2003
Ogni giorno che passa aumenta la consapevolezza che l’essere umano è un insieme inscindibile di corpo e mente: non basta, cioè, curare il corpo o pezzi del corpo per costruire una cura di sè. Continua su Amica dei Libri.
Kio si fermò nella grande radura, in prossimità della profonda grotta da cui uscivano e entravano in gran numero di strani uomini dalla pelle color della terra, probabilmente i discendenti dei cacciatori di daini bianchi, alla ricerca dei funghi verdeazzurri e dei loro effetti allucinogeni… Nella piazza del villaggio, in ricordo del passato, la gigantesca statua del daino bianco. Continua su Mangialibri.com.