Un racconto ricco di suggestioni. Dove c’è un pettine d’argento con effetti taumaturgici per chi lo usa, una Grande Casa del Circo cangiante e variopinta, una bambina nei flutti del mare che ritorna ogni notte, in punta di piedi, nei sogni di chi non ha fatto in tempo a salvarla. Una favola magica con un excursus avventuroso e un ritorno alle origini. Quasi un messaggio di recupero delle terre di partenza in senso geografico e spirituale. Ma, allora, Ismail è vittima o eroe di un destino ineluttabile? Ancora una volta la contraddizione conduce il lettore per mano alla ricerca della verità.
E invece, già dalle prime pagine, ci si rende conto della vista e che tra le mani non si ha una storia fatta di draghi ed eroi intesi nel senso tradizionale, quanto piuttosto di una vicenda tratta dalla “vita comune”. Continua su Mangialibri.it
Euno Edizioni
2019